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giorno s’interponesse. Questa fu in somma la riforma del Calendario fatta da Cesare, che io ho qui voluto solo accennar brevemente, poiché tutti gli antichi e moderni Storici, e gli Astronomi e i Cronologi tutti ne parlano diffusamente107 . 187

XXVI. All’Astronomia ancora appartiene il famoso Obelisco da Augusto fatto trasportar

dall’Egitto, e innalzato nel Campo di Marte, e gli ornamenti, che egli vi aggiunse. E’ celebre per le contese tra’ Matematici e tra altri uomini eruditi insorte il passo di Plinio, in cui ne ragiona; controversie, a cui han data occasione e le diverse maniere, con cui in diversi Codici si legge il detto passo, e il vario senso, in cui si possono intendere le parole stesse di Plinio. Io qui recherollo secondo l’edizione del P. Harduino108 . Ei (obelisco), qui est in Campo, Divus Augustus addidit mirabilem usum ad deprehendendas solis umbras, dierumque ac noctium ita magnitudines, strato lapide ad magnitudinem Obelisci, cui par fieret umbra brumæ confectæ die, sexta hora; paulatimque per regulas (quæ sunt ex ære inclusæ) singulis diebus decresceret, ac rursus augescert; digna cognitu res & ingenio fœcundo Mathematici. Apici auratam pilam addidit; cujus umbra vertice colligeretur in se ipsa, alias enormiter jaculante apice, ratione, ut ferunt, a capite hominis intellecta. Or due sono singolarmente le cose, che a questo luogo cadono in quistione. La prima si è, se Plinio ci voglia qui descrivere un Orologio solare, ovvero un gnomone, ossia una linea meridiana. A me non appartiene il decidere tal contesa, che nulla ha di comune coll’argomento, di cui ho preso a trattare. Solo rifletto, che il parere di molti uomini eruditi, e singolarmente de’ più dotti Matematici di questo secolo, è, che un gnomone sia quello, che qui da Plinio ci vien descritto. Veggasi su ciò il dottissimo libro, che il Canonico Angiolo Maria Bandini, ora Bibliotecario della Laurenziana in Firenze, su quest’argomento pubblicò in Roma l’anno 1750, cioè due anni soli, da che quest’obelisco medesimo era stato disotterrato a’ tempi di Benedetto X