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dal Marchetti. VII. Epoche della Vita di Catullo. VIII. Giudizio dello stile delle sue Poesie. IX. Poesie di Cicerone in qual pregio debbansi avere. X. Notizie di Tibullo. XI. Non curasi di ottenere il favore di Augusto. XII. Carattere delle sue Poesie. XIII. Nascita e condizione di Orazio. XIV. Sua educazione e suoi studj. XV. Tenore della sua vita, e sua morte. XVI. Sue Poesie Liriche e loro eccellenza. XVII. Altre sue opere Poetiche e loro stile. XVIII. Notizie della Vita di Virgilio. XIX. Sua morte, e comando da lui dato di bruciare l’Eneide. XX. Suo carattere. XXI. Elogj di esso fatti, e paragone con Omero. XXII. Edizioni, Comenti &c. XXIII. Notizie e carattere di Properzio. XXIV. Poema Didascalico di Grazio Falisco. XXV. Di qual patria fosse Cornelio Gallo. XXVI. Notizie della sua vita. XXVII. Sue Poesie quanto allora stimate. XXVIII. Più altri Poeti di que’ tempi medesimi. XXIX. Epoche de’ primi anni di Ovidio. XXX. Quando fosse esiliato da Roma. XXXI. Oscurità e incertezza intorno alle cagioni di esso. XXXII. La prima, ma non la primaria furono le poesie oscene da lui composte. XXXIII. Qual fosse il fallo di Ovidio, per cui principalmente fu esiliato. XXXIV. Esame delle circostanze, che Ovidio ne confessa. XXXV. Non fu un delitto commesso con alcuna della famiglia di Augusto. XXXVI. Non fu l’aver sorpreso Augusto in qualche delitto. XXXVII. Né l’averlo sorpreso nell’atto che faceva ricerche su’ delitti di Giulia sua nipote. XXXVIII. Delicatezza di Augusto riguardo a’ costumi della sua famiglia. XXXIX. Ovidio fu probabilmente esiliato per essere stato testimonio delle dissolutezze di Giulia nipote di Augusto. XL. Conferma di questa opinione. XLI. Esame della sentenza di Giovanni Masson. XLII. Durazione dell’esilio di Ovidio, e sua morte. XLIII. Carattere del suo stile. XLIV. Sue Opere. XLV. Notizie di Manilio. XLVI. Suo Poema Astronomico. XLVII. Chi fosse Fedro, e a qual tempo vivesse. XLVIII. Dubbj da alcuni proposti sulla esistenza di Fedro e sull’antichità delle sue favole. XLIX. Notizie di alcuni pochi Scrittori di Tragedie e di Commedie. L. Scrittori di poesie Mimiche. LI. Per qual ragione la Poesia Teatrale avesse tra’ Romani poco felici progressi. LII. E le altre Poesie al contrario giugnessero a sì gran perfezione. LIII. Augusto coltiva e protegge le lettere. LIV. E così pur Mecenate. LV. Epilogo di questo Capo.