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X. Per ciò che appartiene alla Morale di Cicerone, che egli espresse singolarmente ne’ suoi
libri degli Ufficj, so che da alcuni ella è stata censurata severamente. Il P. Buffier tra gli altri nel suo Trattato della Società Civile molte cose ha trovato a riprendere in questi libri, e quanto al metodo, che in essi tien Cicerone, e quanto alle massime, che v’insegna. E l’anno 1695 fu stampato in Parigi un libro di Autor Anonimo con questo titolo: Discernimento della vera e della falsa Morale, in cui si fa vedere il falso degli Ufficj di Cicerone, de’ libri dell’Amicizia, e della Vecchiezza, e de’ Paradossi. Ma altri ne sentono diversamente; né è mancato chi a’ libri degli Ufficj abbia dato il nome di Evangelio della Legge di Natura29. Il celebre Barbeyrac nella Prefazione premessa all’Opera del Puffendorf Del Diritto delle Natura e delle Genti dice30 , che questo eccellente Trattato noto a tutti è il miglior Trattato di Morale di tutta l’antichità, che noi abbiamo, il più regolare e il più metodico, e quello che più si accosta a un sistema compito ed esatto. Veggansi anche la Prefazione premessa da M. du Bois alla Traduzion Francese da lui fatta di questi libri. Non vuol già negarsi, che alcune massime false siano in essi sparse. Ma qual maraviglia, che un uom Gentile non giugnesse in alcune cose a conoscere il vero! Ciò che sopra si è detto della Religione, vale a questo luogo ancora.
XI. Molte delle Opere Filosofiche di Cicerone si son conservate; ma molte altre ne sono
infelicemente perite. Tralle altre i soprammentovati suoi libri della Repubblica, una delle migliori opere da lui composte, e i celebri libri della Gloria, ne’ quali è verisimile, che tutta la sua eloquenza egli dispiegasse nel ragionare di un argomento, che troppo era per lui desiderabile e dolce. Così pure si è smarrito il suo Ortensio, ossia un libro delle lodi della Filosofia, il quale era ben degno di essere conservato, poiché S. Agostino racconta31, che alla lettura, ch’egli ne fece, sentissi fortemente per la prima volta eccitare allo studio della sapienza.