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CAPO II.


Poesia, Eloquenza, Storia, ed Arti Liberali


I. La Sicilia singolarmente fu abbondantissima di Poeti. II. Ad essa deesi l’origine della Pastoral Poesia. III. Chi ne fosse il primo inventore. IV. Notizie di Stesicoro e delle sue Poesie. V. Frequente menzione che di esso si fa nelle Lettere attribuite a Falaride. VI. Contesa tra gli Eruditi sulle lettere stesse. VII. Si pruova, che esse sono supposte. VIII. Notizie di Teocrito. IX. e di Mosco. X. Se Bione ancora fosse Siciliano. XI. Poemi di cose Fisiche e Naturali. XII. Poesie Teatrali. XIII. Epicarmo primo Scrittor di Commedie. XIV. Origine de’ Mimi. XV. L’Eloquenza da’ Siciliani ridotta ad arte. XVI. Corace e Tisia ne sono i primi Maestri. XVII. Notizie del Retore Lisia. XVIII.E di Gorgia Leontino. XIX. Elogj che ne fanno gli antichi Scrittori. XX. Onori da lui ottenuti. XXI.Per qual motivo Platone sembri parlarne con biasimo. XXII. Sua morte, e sue Opere. XXIII. L’Eloquenza decade presto in Sicilia, e per qual ragione. XXIV. Storici antichi della Sicilia. XXV. Notizie di Diodoro. XXVI. Evemero Siciliano forse il primo Scrittore di Mitologia. XXVII. Arti liberali coltivate da’ Siciliani. XXVIII. Medaglie coniate in Sicilia. XXIX. Opere magnifiche di Architettura. XXX. Descrizione del Tempio di Giove Olimpico in Agrigento, e di altri edificj. XXXI. Celebri Scultori in Sicilia e nella Magna Grecia. XXXII. Celebri Pittori. XXXIII. Che cosa si possa creder di Dedalo. XXXIV. Per qual ragione fiorisser tanto fra que’ Popoli le Arti. XXXV. Se Falaride ne fosse splendido Protettore. XXXVI. Questa lode si dee a Gerone primo Re di Siracusa. XXXVII. Condotta tenuta da’ due Tiranni Dionigi riguardo alle Scienze e alle Arti. XXXVIII. Fin quando durasse in quelle Provincie l’uso della Lingua Greca.


PARTE III.


Letteratura de’ Romani dalla fondazione di Roma fino alla morte di Augusto.