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la quale da alcuni è sommamente pregiata, dispiaccia ad altri, i quali pur si lusingano di aver buon gusto. Lasciamo dunque in disparte il pregio intrinseco dell’eloquenza di Cicerone, e miriam solamente gli effetti maravigliosi, ch’essa produsse; e tra questi medesimi lasciamo stare e il salire a’ più alti onori della Repubblica, che fe Cicerone, uomo nuovo, come egli stesso si chiama, cioè il primo di sua famiglia, che si facesse innanzi a richiederli, e i tanti rei, ai quali egli ottenne colla sua eloquenza salvezza e scampo, e le liete, voci d’applauso, con cui tal volta il suo parlare fu ricevuto dal popol tutto39. Io considero solamente l’autorità e il potere, che su tutto il Popol Romano si acquistò Cicerone, per cui non si accinse mai a persuadere o a dissuader cosa alcuna, che non traesse il popolo al suo parere. La prima pruova, ch’ei ne facesse, fu allor quando Pretore parlò da’ rostri, perché il comando della guerra contro di Mitridate affidato fosse a Pompeo; e l’ottenne. Ma pruove assi più gloriose ne fece nell’anno del suo Consolato. Levasi nel teatro un popolare tumulto contro di L. Ottone, che avea costretti i Plebei a starsi separati da’ Nobili ne’ più lontani sedili, e il tumulto cresce per modo, che già si viene alle mani. Cicerone vi accorre, impone autorevolmente silenzio alla Plebe, dal teatro la conduce al tempio di Bellona, e le parla; e il parlare di Cicerone ottiene, che essa tornata al teatro cambj lo sdegno in favore, e i fischj d’insulto in liete grida 145 d’applauso. Rullo Tribun della Plebe propone al popolo una legge, per cui le più ubertose campagne d’Italia dovevano ad esse gratuitamente distribuirsi. Cicerone ne conosce i rei occulti disegni, parla al popolo, e lo raggira, e lo commove per modo, ch’esso ricusa sdegnosamente il dono, che Rullo gli offre. Colla sua eloquenza finalmente spaventa, e sbigottisce l’ardito Catilina, e molti de’ suoi complici per maniera, che spontaneamente escon di Roma. Sì straordinarj e maravigliosi effetti non si ottengono, se non da maravigliosa e straordinaria eloquenza. Ma lo spettacolo a parer mio più glorioso si è quello, che ci offre la quarta delle sue Filippiche. Questo grand’uomo, a cui l’età avanzata e la lunga esperienza e la memoria delle cose operate a pro della Repubblica aggiugnev