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Parte III. Libro III. 227

talvolta con ammirabil franchezza la crudeltà, a cui era sul punto di abbandonarsi, de’ magnifici edificj, che gli persuase d’innalzare, e che innalzò egli stesso, e fra gli altri de’ celebri orti da lui formati sul Colle Esquilino. Io non debbo qui esaminare, che il favore da Mecenate accordato agli studj. Virgilio e Orazio sembrano gareggiare tra loro nel celebrarne la bontà e la munificenza, di cui gli onorava. Assai attento nello sceglier coloro, a cui concedere la sua protezione, anzi la sua amicizia, e detto perciò da Orazio Paucorum hominum & mentis bene sanæ208, quando ben gli aveva sperimentati, non vi era distinzione e onore, che loro non concedesse. Egli introducevali nella conoscenza di Augusto, e ne conciliava loro il favore: egli accoglievali in sua casa, e i loro studj fomentava, e la scambievole loro unione, senza che gelosia o invidia alcuna vi si frammischiasse.

Domus hac nec purior ulla est,
Nec magis his aliena malis; nil mi officit umquam
Ditior hic, aut est quia doctior: est locus uni
Cuique suus209.

Anzi delle sue ricchezze e de’ suoi beni ancora faceva lor parte; e Orazio chiaramente dice, che da Mecenate egli era stato abbondevolmente arricchito. Satis superque me benignitas tua Ditavit210. Questo favore prestato alle lettere da Mecenate traeva la sua origini primieramente dall’esserne egli stesso coltivatore; perciocché Orazio il chiama dotto nella Greca e nella Latina favella: Docte sermones utriusque linguæ211

e alcune opere da lui composte rammentano gli antichi Scrittori, fralle quali, due Tragedie intitolate Prometeo e Ottavia, alcune Memorie per la Vita di Augusto, e parecchi libri di Poesie, di cui però appena ci rimane qualche picciol frammento. Ma esso era frutto innoltre dell’indole stessa di Mecenate, uomo di assai debole sanità, e dell’ozio e de’ piaceri amante fino all’eccesso, ogni qualvolta gli affari gliel permettessero. Vir, così 134

Note

1

Lib. II Epist. I. 

Il passo di Orazio da me qui recato: Græcia capta ferum victorem cepit &c. ha fatto credere ad alcuni, che solo dop



(1) L. I. fat. IX. (3) Epod. od. L (2) Ibid. (4) U III. od. VIU. Digitized by Google