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206 | Storia della Letteratura Italiana. |
conghiettura, cioè, che non di Giulia figlia d’Augusto, ma di un’altra Giulia di lei figliuola e nipote d’Augusto fosse Ovidio invaghito, la qual di fatto verso il tempo medesimo, in cui Ovidio, fu dall’Avolo per le sue disonestà rilegata. Questa conghiettura però era già stata da alcuni altri proposta, come si può vedere presso il Bayle151. Ma checchessia delle ragioni, che a provare quella rea passion di Ovidio si possano addurre, le quali a me non sembrano di molto peso, è troppo evidente, che non poté essere questo il motivo del suo esilio. Troppo spesso ei ci ripete, che la ragione di esso si fu l’aver veduto un delitto, perché possiamo cercarla in un delitto da lui commesso.
XXXVI. Alcuni per ispiegare, qual fosse il delitto, che veduto da Ovidio fosse cagione della sua sventura, hanno pensato, ch’egli avesse sorpreso Augusto in colpa colla sua figlia Giulia; e che di ciò vergognato e sdegnato l’Imperadore il rilegasse. Di questo parere, per lasciare altri più antichi, è M. Lezeau nella Prefazione premessa alla sua traduzione in Francese del primo libro de’ Fasti stampata in Parigi l’anno 1714. Appoggiano questo lor sentimento a ciò, che narra Svetonio152, cioè che Caligola soleva dire, la sua Madre esser nata di Augusto e di Giulia sua figlia. Ma ancorché fosse vero un tal delitto d’Augusto, di cui altra pruova non si ha fuorché un tal detto di Caligola, a cui senza ingiuria possiam negar fede, già abbiamo accennato, che l’ordin de’ tempi troppo apertamente combatte questa opinione, perciocché ella fu rilegata da Augusto suo Padre l’anno di Roma 747, come narra Dione153, cioè tredici anni prima di Ovidio. Così rigettata questa opinione, si ricorre qui ancora da alcuni all’altra Giulia Nipote d’Augusto, con cui vogliono, che fosse da Ovidio sorpreso l’Avolo in colpa, ed osservano con verità, come sopra si è detto, che verso lo stesso tempo che Ovidio ella fu cacciata di Roma. Ma con qual fondamento accusare Augusto di tal delitto, singolarmente nell’età avanzata di settant’anni, quanti allor ne contava? Molte ragioni a rigettare questa sentenza si arrecano dal Bayle, fralle quali la più forte, a mio parere, si è, che, se questo fosse stato il vero motivo dello sde
Diftion. Art.» Ovide „ RenuB. (2) In Caligula cap. XXHL & K. ( 3 ) Lib. LV.