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194 | Storia della Letteratura Italiana. |
XXVI. I citati Maurini il fanno nascere verso l’anno 688 di Roma. Ma si può più
precisamente determinare col Fontanini l’anno 685 essendo certo, come lo stesso autore dimostra,
che egli morì in età di 43 anni l’anno 728. La Serie della Vita da lui condotta e degli onorevoli
impieghi da lui sostenuti è diligentemente descritta da’ due mentovati Autori, che a lungo, e il
Fontanini singolarmente, hanno trattato questo punto di Storia. Io accennerò solamente, ch’egli
ebbe stretta amicizia con Asinio Pollione, di cui poscia avremo a parlare; che fu uno de’ più
confidenti amici di Virgilio, e forse il principale autore della grazia di Mecenate, di cui questi
godette; che da Augusto fu adoperato nella guerra contro di Antonio e di Cleopatra, in cui dié
pruove di militare coraggio e di singolare prudenza; e che da lui ancora gli fu affidato il governo di
tutto l’Egitto. Ma poscia per varie accuse a lui date presso ad Augusto ed al Senato Romano
spogliato di tutti i beni, ed esiliato, da sé medesimo si uccise l’anno 728 come si è detto. Se veri
fossero o falsi i delitti apposti a Cornelio Gallo, lungamente si esamina dal Fontanini, a cui pare,
che almeno in gran parte ei ne fosse innocente.
XXVII. Delle Poesie di Gallo quasi niun frammento non ci è rimasto. Ma egli è certo, che per esse fu in gran nome. Virgilio ne parla con lode nell’Egloga X, che dal nome di esso volle intitolata; e Servio comentando l’Egloga stessa afferma, che molti versi di Gallo avea Virgilio in essa inseriti. Anzi racconta Donato1, che l’ultima parte del quarto libro delle Georgiche avea egli consecrata alle lodi dell’amico Poeta; ma che poscia per comando di Augusto le tolse, e vi sostituì la favola di Aristeo. Alcuni, e singolarmente il P. la Rue, hanno su questo punto mosse difficoltà, alle quali dal Fontanini si è fatta risposta. Ovidio ancora ne parla in più luoghi con somma lode. Ci basti l’arrecarne due passi: