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188 | Storia della Letteratura Italiana. |
levossi in piedi, e a Virgilio, che vi
era presente, prestò quel rispetto e quell’onore medesimo, che render soleva ad Augusto78
.
XXI. Gli elogj, de’ quali è stato onorato Virgilio, son tali, quali appunto convengono al
Principe de’ Latini Poeti. Quintiliano il chiama Autore eminentissimo79, e uomo di finissimo
intendimento80, e parlando de’ Latini Poeti lo dice il primo, e in tal maniera ne forma il paragon con
Omero81
- Itaque ut apud illos Homerus, sic apud nos Virgilius auspicatissimum dedit exordium,
omnium ejus generis Poetarum Græcorum nostrorumque illi haud dubie proximus. Utar enim verbis eisdem, quæ ex Afro Domitio juvenis accepi, qui mihi interroganti, quem Homero crederet maxime accedere: secundus, inquit, est Virgilius, propior tamen primo quam tertio. Et hercle, ut illi naturæ cælesti atque immortali cesserimus, ita curæ & diligentiæ vel ideo in hoc plus est, quod ei fuit magis laborandum, & quantum eminentioribus vincimur, fortasse æqualitate pensamus. Più breve, ma forse ancor più magnifico, si è l’elogio, che gli fa Macrobio: Homericæ perfectionis per omnia imitator Maro, nullius disciplinæ expers, & Quem nullius disciplinæ error involvit82. Al qual proposito, oltre molti altri trattati di tal natura, degno è singolarmente d’essere letto il Saggio sopra la scienza militare di Virgilio del Conte Francesco Algarotti. Molti de’ moderni Scrittori han preso a fare il confronto di Virgilio e d’Omero, e diversi sono i pareri, chi de’ due debba all’altro anteporsi. Nel che è avvenuto, come in più altri argomenti, che lo spirito di partito più che l’amore del vero abbia per lo più condotta la penna degli Scrittori. Altri per innalzare Virgilio hanno oltre il dovere abbassato Omero: altri non riconoscon Poeta alcuno, trattone Omero, e fanno di Virgilio un imitatore servile e poco men che plagiario. A me pare, che più giustamente di tutti abbiano scritto su questo argomento il P. Rapin83, e l’Abate Trublet84, benché quegli ampiamente e saggiamente abbia esaminati e confrontati tra loro amendue i Poemi; questi in brevi tratti, e talvolta un po’ raffinati, abbia unicamente adombrati i lor diversi caratteri.