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Parte III. Libro III. 183

Saggio altre volte da noi citato. E nondimeno come non vi ha paradosso che non trovi qualche sostenitore, così pure non è mancato chi si dichiarasse di non trovare Orazio sì gran poeta quale comunemente si vanta. Tale è stato l'anonimo inglese autore del Saggio sugli scritti e sul genio di m. Pope, il quale si sdegna delle lodi finor date a Orazio, e vuole che sulla sua parola crediamo che nulla egli ha di sublime; e quel poco che pur vi si scorge, tutto è tratto da Pindaro e da Alceo. Ma veggasi la bella risposta che gli ha fatta il celebre m. Maty nel suo Giornale Britannico (t. 21, p. 34). Io non prenderò qui a confutare gl'ingegnosi sogni del p. Arduino che tutte le ode vuol supposte ad Orazio, come pur l'Eneide a Virgilio. Egli ha voluto scherzare, io credo, e mostrare fin dove si possa giugnere coll'abusar dell'ingegno.

XVII. Di genere in tutto diverso si è lo stile da Orazio usato nelle Satire, nell'Epistole, e nell'Arte Poetica; perciocchè come nell'Ode egli ci dà esempio della più sublime e della più nobile poesia, così in queste egli ci Altre sue opere poetiche e loro stile. porge un modello della più semplice e più famigliare; ma in questa semplicità medesima egli sa usare una grazia e un'eleganza così maravigliosa; ch'io stimo men malagevole l'imitarlo in quelle che in queste. L'Arte Poetica che contiene per altro savissimi ammaestramenti, è sembrata a molti non troppo bene ordinata. Quindi Daniello Einsio ha creduto che per negligenza de' copisti sia essa stata scompaginata e sconvolta; e alcuni passi ne ha egli voluto trarre dal luogo in cui erano, e porgli ove parevagli più opportuno (59) . Una somigliante impresa, benchè per diversa maniera, ha tentata il celebre presidente Bouhier, il quale però non so se abbia pubblicata l'Arte Poetica così da se riordinata.59 Non è stato Daniello Einsio il primo a credere che l'Arte Poetica d'Orazio, qual noi l'abbiamo, sia cosa senz'ordine e senza metodo. Antonio Riccaboni, professore in Padova sulla fine del secolo XVI, assai prima dell'Einsio pensò e scrisse la stessa cosa, e suggerì il metodo con cui ella poteasi ridurre ad ordin migliore, come si può vedere ne' libri da lui pubblicati nella contesa che su ciò ebbe con Niccolò Colonio. Di questa contesa ragiona ancora il sig. Francesco Dorighelli nella nuova edizione delle Poesie d'Orazio fatta in Padova nel 1774. 60 Il sig. avvocato Pietro Antonio Petrini ha tentato, e per quanto a me ne pare, eseguito felicemente il disegno di riordinare l'Arte Poetica di Orazio, come si può credere verisimilmente ch'ei la scrivesse, e in tal modo l'ha pubblicata in Roma nel 1777, unendovi la traduzione del libro stesso in terza r