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Parte III. Libro II. 151

Arte Rettorica avea egli scritto il primo tra’ Latini, oltre molte lettere e molte orazioni, delle quali e di altre opere di questo grand’uomo si può vedere il Fabricio34 . Abbiam parimenti alcuni Distici Morali, che sotto il nome di Catone si veggono in molte edizioni. Ma egli è parere di molti, che essi siano opera di troppo più giovane autore. Nel che però, come osserva l’Abate Goujet35, troppo oltre si avanzan coloro, che vogliono farne autore qualche Poeta Cristiano del settimo o ottavo secolo. Ma veggasi singolarmente una Dissertazione di Giovanni Ilderico Withofio stampata in Amsterdam l’anno 1754 in cui con un diligentissimo esame di tutte le circostanze assai probabile rende la sua opinione, che autor di essi sia il celebre Medico Q. Sereno Sammonico al tempo dell’Imperador Caracalla. A conoscere ancor meglio il letterario merito di Catone basta legger gli elogj, che ce ne hanno lasciato gli antichi scrittori. Due soli io ne trascelgo, Cicerone e Livio. Il primo, oltreché spesso ne parla, e sempre con somma lode, così una volta tralle altre di lui ragiona36 . Qual uomo fu egli mai Catone, Dei immortali! Lascio in disparte il Cittadino, il Senatore, il Generale d’armata. A questo luogo cerco sol l’Oratore. Chi più di lui grave in lodare? Chi più ingegnoso ne’ sentimenti? Chi più sottile nella disputa e nella sposizion della causa? Le cento cinquanta sue orazioni (che tante ne ho io finora trovate e lette) piene sono di cose e di espressioni magnifiche... tutte le virtù proprie di un Oratore ivi si trovano. Le sue Origini poi qual bellezza e qual eloquenza non hanno esse?... Egli è vero, che alquanto antico ne è lo stile, e incolte ne sono alcune parole, che così allora parlavasi; ma prendi a mutarle, il che egli allora non poté fare, aggiugnivi l’armonia, rendine più adorno lo stile... niuno certamente potrai tu allora anteporre a Catone. Più magnifico ancora, perché più universale, si è l’elogio, che ne fa Livio37 : M. Porcio Catone tutti superava di gran lunga i Patrizj e i Plebej tutti anche delle più illustri famiglie. Fu egli di sì grand’animo e di sì grande ingegno fornito, che in qualunque condizione nato egli fosse, formata avrebbe egli stesso la sua fortuna. Non

(1) Bibk Lat. lib. I. e. II. (3) De CI. Orat. n. 17. (2) Bibl. Frane, t. V. p. 1, ec. (4) Lib. XXXIX. e XL> .; ..J Digitized by Google