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pubblica confessione. Ma non è egli meglio l’accusare spontaneamente il suo fallo, che l’udirselo rinfacciare? Il testo dunque della Storia sarà comunemente lo stesso, che nella prima edizione, trattone allor quando il cambiamento sarà sì lieve, che sembri inutile l’indicarlo. Le notizie nuovamente scoperte, lo scioglimento de’ dubbj su qualche punto propostimi, la correzion degli errori, le ragioni, per le quali ho creduto talvolta di non dovere abbandonare l’antica mia opinione, benchè da altri impugnata, tutto ciò sarà nelle note a piè di pagina aggiunte. Quelle tra esse, che si vedranno segnate coll’asterisco, sono quelle medesime, che si leggono nelle Correzioni e nelle Giunte da me poste al fine della prima Edizione, e nella Edizion Romana collocate ciascheduna opportunamente a lor luogo. Le altre segnate con qualche lettera dell’alfabeto son quelle, che a questa nuova edizione ora si aggiungono. Talvolta però, ove l’ordine e la chiarezza mi è sembrato richiederlo, ho inserita nel testo medesimo qualche giunta, ma contrassegnandola e racchiudendola tra i segni„,