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Dopo un soggiorno di circa 4 mesi (dal 5 aprile al 10 luglio 1254) nel luogo di Karakorum e ne’ suoi dintorni, incomincia il viaggio di ritorno, il quale per un lungo tratto, sino al paese dei Naimani, si confonde quasi colla strada già tenuta nell’anno precedente. Ma ad occidente dello stesso paese la strada si mantiene quasi sempre nella direzione di occidente sino al Volga, lasciando a mezzogiorno il lago Balchasch, e percorrendo il paese dei Kangle e quello dei Tatari Comani, ad oriente del Volga. A partire da questo fiume, i viaggiatori si rivolsero a mezzogiorno, fiancheggiando la riva sinistra del fiume stesso sino al luogo di Sarai. Secondo il Rubruk, il Volga si divideva, nel suo corso inferiore, in tre grandi rami, ciascuno dei quali era maggiore del fiume di Damiata (cioè del ramo del Nilo che confluisce a Damiata o Damietta). Oltre a questi tre rami principali, se ne notavano altri quattro minori, per cui, per passare dall’una all’altra riva, si fu obbligati a transitare il fiume in sette luoghi. Sul braccio di mezzo si trovava la città di Sumerkent, che, nel tempo delle piene, rimaneva tutta circondata dalle acque.
Dalla riva occidentale del Volga il nostro viaggiatore si diresse a mezzogiorno, probabilmente seguitando, a poca distanza, la riva occidentale del Caspio; giunse, agli 11 di novembre, ai primi contrafforti del Caucaso che, dal nome delle popolazioni colà dimoranti, egli chiama Montes Alanorum. A proposito di che vuolsi notare come il monaco francescano consideri come un sistema continuo di montagne i sollevamenti che abbiamo visto, più sopra, corrispondere alla catena Alexandra, quelli che si innalzano a mezzogiorno del Caspio, e le montagne dell’Armenia cui appartiene il monte Ararat. Da questi Montes Caucasi sorgono, secondo il Rubruk, l’Eufrate a settentrione, il Tigri a mezzogiorno.
piutamente colle conclusioni di Abele Rémusat, il quale, fondandosi specialmente sulle antiche relazioni cinesi, fissava, nel 1824, il luogo di Karakorum alla latitudine nord di 40° 32’ 24" ed alla longitudine occidentale (da Peking) di 13° 30’ (101° Est da Parigi).