Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
— 78 — |
Cumania, immediatamente al di là della Russia propria, il Carpini nomina i paesi abitati dalle famiglie finniche dei Morduini e dei Bastarci o Baschiri: più a settentrione si trovano i Parositi (verosimilmente i Permiani), i Samogeti (Samoiedi), e, al di là di questi, un popolo Cinocefalo, cioè avente faccia di cane, il quale si estende sino alle deserte spiaggie del Mar Glaciale. A mezzodì della Cumania sono le dimore degli Armeni, dei Georgiani, dei Circassi e degli Abasi. Quanto alla Mongolia o Tartaria, che il Carpini pone là ove si crede che si uniscano l’oriente ed il settentrione, i suoi limiti sono segnati; ad oriente dal Catai (Cina settentrionale) e dal paese dei Solangi (Mansciuria); a mezzogiorno dai Saraceni; a sud-est dagli Huini (Uiguri); ad occidente dai Naimani; a settentrione dall’Oceano. Esattissime sono le indicazioni fornite dal missionario intorno alla geografia fisica generale della Mongolia. «Questo paese, egli dice, è pieno di montagne in alcuni luoghi, affatto piano in altri; ma in ogni dove si incontrano deserti di sabbia, così che non ve ne ha la centesima parte che sia fertile, non potendosi coltivare se non là dove è irrigato dai fiumi, che sono rarissimi. I pascoli eccellenti permettono l’allevamento del bestiame (cavalli e buoi): qua e là si trovano alcuni boschi, ma in generale il paese è poverissimo di alberi». Ed anche le osservazioni sulla meteorologia di quella parte dell’Asia Centrale sono pienamente confermate da quelle dei moderni esploratori. «Il clima è estremamente variabile e tempestoso. Di mezza state si scatenano terribili uragani con tuoni e lampi dai quali molte persone vengono uccise, e in quella medesima stagione cade talvolta molta neve, e i venti settentrionali soffiano con tanta violenza che un uomo può con difficoltà cavalcare. Non piove mai nell’inverno; frequentemente nella state, ma così minutamente da passare appena la polvere e inumidire le radici delle erbe appassite. Non di rado cadono grandini prodigiose. In fine durante l’estate a calori repentini e pressochè intollerabili succedono rapidamente intensissimi freddi».
Assai bene delineati sono i caratteri distintivi della razza mongolica. «I Mongoli, dice il Carpini, differiscono totalmente