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mare il lago di Fars, e nel corso di 300 anni la città di Hira, la quale prima era visitata da giunche cinesi e da navi indiane, fu convertita in una città interna. E il Bengala era altravolta, secondo Biruni, un golfo di mare che venne a poco a poco riempiuto dalle alluvioni del Gange: di fatti, se si scava il terreno in tre luoghi, l’uno nel corso superiore, l’altro nel corso medio, il terzo nel corso inferiore, si trovano a poca profondità grosse masse di pietra nel primo, piccoli ciottoli nel secondo, e minuta sabbia nel terzo.

Dei vulcani gli Arabi conoscevano il Demavend già accennato, la lunga serie vulcanica delle isole della Sonda, l’Etna, e il focolare delle isole Lipari, in cui lo Stromboli è descritto da Edrisi come quasi continuamente attivo, il che è perfettamente vero.




Capitolo IV.

I missionari cristiani in Asia.


Considerazioni generali — Ascelino. Giovanni di Piano Carpini — Guglielmo Rubruk — Haitbo di Armenia.

24. Considerazioni generali. — Inattesi e grandi avvenimenti si compiono, nel secolo XIII, nell’Asia Centrale e nell’Europa orientale. Le orde mongole, condotte da Ginghiz-Khan, si impadroniscono successivamente del paese dei Turchi orientali (1208), della Cina settentrionale (1215), della Corasmia e del Corassan (1219), ed estendono il loro dominio dal Caspio sino al di là della Grande Muraglia. Sotto Okodai, successore di Ginghiz-Khan, i Mongoli invadono le grandi pianure che si estendono a settentrione del Caspio e del Mar Nero, occupano Mosca, e, procedendo verso occidente e sud-ovest, minacciano i paesi della Vistola, dell’Oder e del Danubio. Nel fine di allontanare dall’Europa il terribile flagello, ma, più ancora, per favorire la diffusione del Vangelo nelle regioni dell’Asia Centrale e fare dei Mongoli un potente alleato dei Cristiani contro i