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con la guerra molestati dai Massageti, trapassato l’Arasse1, entrarono nella Cimmeria, non fu che il principio — se pure non era stato preceduto da altri consimili — di mutamenti ben più importanti, giacchè quelle medesime regioni della Russia meridionale si veggono, nei tempi posteriori, occupate successivamente dai Sarmati, dagli Avari, dagli Unni, dai Tatari e dai Turchi; per cui la origine prima di questi spostamenti di popoli è a ricercarsi nell’Asia Centrale, direttamente unita colle vaste pianure steppose dell’Asia occidentale, e quindi colla pianura Sarmatica dell’Europa Orientale, mediante il paese, relativamente depresso, che si estende tra i gruppi montagnosi dell’Altai e del Tien-Scian, ed è comunemente noto sotto il nome di Zungarìa.

Talora le migrazioni sono volontarie, ossia fatte nello scopo di migliorare condizione. Per causa dell’abbassamento lentissimo cui vanno soggette le coste occidentali della Scandinavia, questa penisola e le isole adiacenti perdettero di molto, in tempi antichissimi, della loro estensione superficiale. La distruzione dei terreni adatti alla coltura od alla pastorizia, cagionata dalla irruzione del mare nella direzione dell’est, condusse gli abitanti di quel paese settentrionale, cioè i Cimbri e i Teutoni, a cercare in altri paesi più stabile e più sicuro asilo. E così ne avvenne che questi popoli, i più settentrionali della famiglia germanica, furono appunto quelli che, dopo lunghe scorrerie, vennero, per primi, in contatto coll’elemento romano, tanto nel Noricum (anno 113 av. C.), quanto nella Gallia meridionale (anno 102 av. C.)2.

Le migrazioni sono sovente cagionate dallo incalzare e dal soverchiare di popoli più forti: ce ne offrono esempi, il fatto, citato da Erodoto, della emigrazione degli Sciti dall’Asia in Europa, ed i mutamenti avvenuti nelle regioni del Ponto per lo irrompere successivo, nella direzione da oriente ad occidente,


  1. L’Arasse di questo passo delle Storie è probabilmente il Don o il Volga
  2. Kiepert, Lehrbuch der alten Geographie, pag. 539.