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Sirte ad Algeri (Zizera); — le coste oceaniche della Francia, e quelle della Bassa Germania sino alla Danimarca ed alle isole Britanniche; — le coste della penisola Iberica e dell’Africa nord-ovest, sino a Safi ed a Mogador.
La carta del Vesconti, colla data del 1311, si conserva nell’Archivio fiorentino di Stato. Essa era solamente destinata alla navigazione nel Mediterraneo orientale e nel Mar Nero, giacchè il limite occidentale è segnato approssimativamente dal meridiano del Capo delle Mele (Liguria occidentale) e del Ras Hadid (nell’Algeria). Le regioni interne sono quasi vuote di nomi e di particolarità geografiche. Tra queste si veggono indicate le bocche del Nilo, del fiume El Asy (Oronte), del Kion, del Cuban, del Don, del Dnjestr, del Tevere e dell’Arno. Sono chiaramente disegnati il delta ed il corso inferiore del Danubio, la Save, colla Bosna suo affluente di destra, la Narenta (mare Adriatico).
Vi è già accennata la posizione della Tana a mezzogiorno del delta del Don, e nel sito occupato dalla odierna città di Azov.
Di grande rinomanza è l’atlante di 10 tavole composto dallo stesso Vesconti nell’anno 1318, il quale appartiene alla Biblioteca imperiale di Vienna. La prima carta è un calendario astronomico: delle altre nove, sette sono dedicate al Mediterraneo, e due alle coste atlantiche della Spagna, della Francia, dei Paesi Bassi ed a parte delle Isole Britanniche. Questo atlante è, secondo il Fischer, una edizione, alquanto aumentata, di un altro atlante di sette tavole, composto dal Vesconti nello stesso anno 13181.
Notiamo ancora, dello stesso cartografo, una tavola nautica del 1327, la quale rappresenta tutto il bacino del Mediterraneo (compreso il Mar Nero), e la costa atlantica da Mogador alla Scozia2.
Nell’Archivio fiorentino di Stato si conserva una carta composta — molto probabilmente tra il 1306 e il 1320 — dal sacerdote Giovanni da Carignano, rettore della chiesa genovese