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Cadamosto, significa bisaccia d’oro (o Carcadore nella edizione del Ramusio), si cava una grandissima quantità di sale di pietra, e quella ogni anno da grandissime carovane di cammelli vien portata per Tombuto, e di là vanno a Melli imperio dei Negri… e dicono che da Tegazza a Tombuto sono circa quaranta giornate da cavallo, e da Tombuto a Melli trenta… In Melli poi tutti quelli di cui è il sale ne fanno monti alla fila ciascuno segnando il suo; e dappoi fatti i detti monti, tutti della carovana tornano indietro mezza giornata; di poi viene un’altra generazione di Negri, che non si vogliono lasciar vedere nè parlare, e vengono con alcune barche grandi che pare che escano da alcune isole, e smontano, e veduto il sale mettonvi una quantità d’oro all’incontro di ogni monte, e poi tornano indietro lasciando l’oro e il sale; e partiti che sono, vengono li Negri del sale, e se la quantità dell’oro lor piace prendono l’oro e lasciano il sale, e se non piace lasciano il detto oro con il sale, e tornansi indietro, e di poi vengono gli altri Negri dell’oro, e quel monte che trovano senza oro, levano e agli altri monti di sale tornano a mettere più oro se a loro pare, ovvero lasciano il sale, e a questo modo fanno la sua mercanzia senza vedersi l’un l’altro…». «E questo oro che capita a Melli si divide in tre parti: la prima va colla carovana verso la Soria e il Cairo; la seconda e la terza parte viene con una carovana di Melli a Tombuto, e di là una parte ne va a Toet (Tuat nel Sahara marocchino?) e da quel luogo si estende verso Tunisi, e l’altra parte viene ad Hoden donde si spande verso Oran ed One luoghi pure di Berberia dentro dello stretto di Gibilterra, e a Fessa (Fezzan), e a Marocco, e a Arzila, e Azafi, e Messa luoghi della Berberia fuori dello stretto».

Importanti sono pure le indicazioni che la relazione del Cadamosto dà intorno al Senegal. «Questo fiume divide i Negri dagli Azanaghi (cioè dalla tribù berbera dei Zenaga), e partisce ancora la terra secca ed arida che è il deserto sopraddetto (di Sahara) dalla terra fertile che è il paese dei Negri (cioè la Senegambia). Esso è grande e largo in bocca più di un miglio