Pagina:Storia della geografia (Luigi Hugues) - 2.djvu/190


— 184 —

porto di Dieppe, era già molto se in due anni potevano allestire due navi per mandarle, una a Petit-Dieppe, l’altra a Grand-Sestre. Finalmente, continuando la guerra, furono abbandonati non solo gli stabilimenti della Costa d’oro, ma eziandio tutti gli altri, ed il commercio della Guinea venne a cessare totalmente.

Se si paragonano queste tradizioni con quelle che ci sono riferite da Gomez Eannes de Zurara, il grande cronacista delle scoperte portoghesi in Africa, si vede che soltanto nel 1415, dopo la presa di Ceuta, Tinfante D. Enrico venne nel disegno di conquistare le contrade situate al di là del Capo Bojador.

Che anzi la realizzazione dei progetti di D. Enrico non risale propriamente che all’anno 1433, in cui Gii Eannez risolse, primo tra i Portoghesi, di affrontare i pericoli di una navigazione a mezzodì del temuto promontorio. Ammettendo adunque come vero il racconto di Villault de Bellefonds, i Normanni avrebbero preceduto di circa 70 anni i Portoghesi al di là del Capo Bojador.


59. I viaggi del Frate mendicante. — Prima di abbandonare l’esame delle navigazioni lungo la costa occidentale di Africa, anteriori al periodo famoso di D. Enrico il Navigatore, è necessario tener breve parola dei viaggi di un frate mendicante spagnuolo, dell’Ordine dei Francescani, i quali, secondo ciò che è detto nella relazione della conquista delle Canarie per parte del barone normanno Giovanni di Béthencourte di Grainville (dal 1402 al 1405), ebbero luogo nel tempo in cui la città di Marocco era la capitale di tutta l’Africa.

Il primo viaggio marittimo del Frate mendicante comincia precisamente al capo Non, punto estremo della navigazione dei Portoghesi prima dell’anno 1418, e da essi considerato come il nec plus ultra della navigazione lungo la costa occidentale d’Africa. Imbarcatosi al capo Non, toccò il porto di Saubrun, le coste arenose del paese dei Mori, sino al capo Bugeder Bojador) situato a 12 leghe dalle Canarie, visitò queste isole, e molti altri paesi per mare e per terra, dei quali la relazione non fa alcun cenno.