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nome Budamel, applicato ad un’intera regione, non è propriamente che il titolo dato, nell’Africa occidentale, ai capi più potenti. Non è inoltre improbabile che, come opina Riccardo Major, in luogo di Vedamel si debba leggere Vedanil, equivalente a Wed-Nil, nome dato al Senegal da parecchi scrittori arabi.
58. I Francesi alla costa occidentale d’Africa. — Alla navigazione di Giacomo Ferrer fanno seguito, cronologicamente, i viaggi e gli stabilimenti dei Francesi sulla costa di Guinea, cominciati nell’anno 1364 e, a poco a poco, abbandonati verso l’anno 1410. Intorno a queste esplorazioni varie sono le opinioni degli scrittori. Alcuni le ammettono senza contestazione; altri le negano ricisamente; altri opinano che i navigatori francesi abbiano fatto bensì, sulle orme dei Genovesi, alcuni tentativi di colonizzazione delle terre africane, ma non siano giunti al di là del capo Nun. Per parte nostra ci limitiamo ad esporre qui le più antiche di quelle navigazioni, quali risultano dalla relazione pubblicata nell’anno 1669 da Villault de Bellefonds, impiegato della Compagnia francese delle Indie Orientali, il quale nel 1666 aveva fatto un viaggio alla Guinea, e si era valso, per la sua pubblicazione, tanto delle sue proprie osservazioni quanto dei documenti originali che per mala sorte andarono, più tardi, perduti nel bombardamento di Dieppe (anno 1694).
Il Villault riferisce che, essendosi i Dieppesi risolti ad intraprendere viaggi di lungo corso lungo le coste africane e al di là delle Canarie, allestirono nel novembre del 1364 due navi della portata, ciascuna, di circa 100 tonnellate, le quali fecero vela per le Canarie, e giunsero, verso il Natale, al Capo Verde, approdando, dirimpetto al Rio Fresco, nella baia che conservava ancora, ai tempi dello scrittore, il nome di Baia di Francia. Al di là del Capo Verde, si diressero a sud-est, e giunsero a Bulombel, o Sierra Leone dei Portoghesi. Di là passarono davanti al Capo di Moulé. E infine si arrestarono alla foce di un piccolo fiume vicino a Rio Sextos, ove è un piccolo villaggio che i Dieppesi a ricordo e, per la somiglianza del paese nativo,