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mente l'esistenza degli antipodi, e la ragione da lui addotta in appoggio del suo asserto è, che la terra è ferma sulle acque, dividendo l’Oceano a forma di croce, di modo che due quadrati di esso sono navigabili, e due non lo sono in alcun modo. Per volere di Dio, egli aggiunge, a nessuno è dato di poter circuire, per mare, tutta la terra.

In un altro capitolo della Cronaca il Marignolli discorre dei mostri umani che le storie e le favole dicevano esistere nell’India, come sarebbero ciclopi, uomini coi piedi all’indietro, altri senza capo e senza bocca, individui che non respirano che per le narici, altri a testa di cane, altri che, giacendo supini, si fanno ombra colla pianta del piede, ecc. Ma pure, non negando che tali mostri si trovino qua e là isolati, non ammette che essi costituiscano delle intere nazioni le une dalle altre distinte.



Capitolo VIII.


Le repubbliche italiane del Medio Evo — Balducci Pegolotti — Nicolò de’ Conti — Giosafatte Barbaro — Giovanni Mandeville.


45. Le repubbliche italiane del Medio Evo. — Da grandissimo tempo i paesi dell’Occidente traevano dalla regione Indiana non solo i preziosi prodotti del mondo vegetale dei tropici, ma eziandio gli articoli di lusso e molte delle cose necessarie ai bisogni quotidiani della vita. Prima della dominazione araba questo commercio coll’India teneva la via del Mar Rosso, dell’Egitto e di Alessandria, e questa città era diventata il centro principale delle relazioni dell’Europa coi lontani paesi dell’Asia meridionale e dell’Africa orientale. La conquista dell’Egitto per parte dei Califfi e l’odio di religione tolsero molto della sua importanza a quell’antica strada commerciale, ed i mercatanti italiani, diventati ricchi e potenti nelle acque orientali del Mediterraneo, col trasporto di migliaia e migliaia di crociati e delle derrate necessarie a quelle famose spedizioni religiose, furono costretti a scegliersi altre vie per l’esercizio