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Cin. «E questo mare Cin, che è in Levante, è così lungo e largo, che i suoi piloti e marinari, che per quello navigano, a conoscono la verità, dicono che in quello vi sono settemila quattrocento e quaranta isole, e per la maggior parte abitate e che non vi nasce arbore alcuno, dal quale non esca un buona e gentil odore, e vi nascono molte spezie di diverse maniere e massime legno aloe, il pepe in grande abbondanza, bianco a nero». Le navi di Zaiton e di Quinsai frequentano quelle isole, ma impiegano nel viaggio un anno intero, perchè vanno nell’inverno e ritornano nella state, a cagione dei venti periodici (monsoni), dei quali uno regna nella state e l’altro nell’inverno. Nè manca di far notare il nostro viaggiatore che il Mare di Cin non è che una parte della grande massa continua dell’Oceano, là, ove dice: «E perchè dicemmo, che questo mare si chiama Cin, è da sapere, che questo è il mare Oceano. Ma come noi chiamiamo il mare Anglico e il mare Egeo, così loro dicono il mare Cin e il mare Indo. Ma tutti questi nomi si contengono sotto il mare Oceano».

36. Indie Orientali. — Nell’anno 1285, come egli stesso lasciò scritto, Marco Polo visitò, per ragioni di governo, il paese di Ciamba o Ziamba distante 1500 miglia dal porto di Zaiton, e corrispondente, prima del secolo XIV, a tutta la Cocincina sino al Tong-King. Il nome di Iava o Giava è dato, nel Testo, a due grandi isole dell’arcipelago delle Indie orientali. La prima, situata a 1500 miglia dal paese di Ciamba nella direzione di mezzodì scirocco (Sud-sud-est), è, a detta dei marinari, la più grande isola del globo, imperocchè gira di circuito più di 3000 miglia. La seconda, detta Iava minore si innalza a sud-est dell’isola di Pentam (Bintang, al sud della penisola di Malacca) e alla distanza di 100 miglia: essa è posta tanto verso le parti di mezzogiorno, che la Stella Tramontana non si può vedere nè poco nè assai. La breve distanza della Iava minore da Pentam dimostra che quell’isola del Testo è Sumatra la quale inoltre, tagliata quasi per mezzo dalla linea equinoziale, si avanza a mezzodì sino al di là del 5° parallelo australe, ed esclude l’ipotesi che si tratti della vera Giava. Questa