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come affatto indipendente dall’Oceano, ma inoltre considerava il Geichon (Dijhun od Amu Daria) come un tributario del Caspio insieme coll’Herdil (Volga) col Cur e coll’Arasse, se pure il nome Geichon non vogliasi tenere come una variante del nome Iaik, col quale per molto tempo venne indicato l’Ural, tra gli affluenti del Caspio solo inferiore al Volga.

Una descrizione esatta delle montagne del Caucaso si legge nello stesso capitolo V del Testo Ramusiano, corrispondente al 17° del Testo Magliabechiano: «E questa (cioè la Georgia) è la provincia che Alessandro il Grande non potè passare, perchè dall’uno lato è il mare (Caspio), e dall’altro le montagne; dall’altro lato (cioè verso il Caspio) è la via sì stretta che non si può cavalcare, e dura questa via stretta più di quattro leghe, cioè 12 miglia, sì che pochi uomini terrebbono lo passo a tutto il mondo, perciò non vi passò Alessandro, e quivi fece fare Alessandro una torre con gran fortezza, e chiamasi la porta del ferro (cioè le famose strette di Derbend, già rammentate a proposito del viaggio del Rubruk, e corrispondenti alle Portae Caspiae degli antichi scrittori). La provincia è tutta piena di grandi montagne, e sì vi dico, che i Tarteri non poterono ancora avere interamente la signoria di tutta». Il viaggiatore viene quindi a parlare di un gran lago della Georgia, il cui nome è Geluchelan, «il quale gira settecento miglia, ed è di lungi ogni mare bene 12 giornate, ed entravi dentro molti grandi fiumi. E nuovamente mercatanti di Genova navigarono per quel mare». E, poco più sopra: «Questo lago non mena niuno pesce di niuno tempo, se non di quaresima, e comincia lo primo dì di quaresima, e dura sino al Sabato Santo, e ve ne viene in grande abbondanza». Alcuni autori, osservando che in alcuni codici francesi il nome del lago è Gheluchelan, nel quale si potrebbe ravvisare l’origine turca Ghel-Ghilan, cioè lago di Ghilan; che inoltre il Ghilan è una importante provincia della Persia situata sulla spiaggia sud-ovest del Caspio; che in fine Marco Polo dice che la provincia nella quale è quel lago è molto ricca della seta detta gheele, propendono a identificare quel bacino lacustre col Mar Caspio.