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1, delle Legioni, e de’ loro Ufficiali, e soldati. I Re, ed i Popoli, dice Giovenale2, che hanno dovuto abbracciare la nostra causa sono stati dissugati fino all’ultima midolla delle lor ossa. Gli Alleati non si trovano più in grado come prima, (allorché le loro case erano piene di stupendi mobili, e vestiti, e le loro casse d’argento, e d’oro,) di sopportare le ferite che ai medesimi attualmente si fanno. Se adesso prendiam loro qualch’altro oggetto li priviamo subito dei pochi bovi, o cavalli che servono ad arare i lor piccoli campi, e non altro rimarrà ad essi che l’armi colle quali saranno costretti a difendersi contro ai proprj oppressori3. In alcuni paesi i Romani si fortifica-

  1. Così per esempio racconta Tacito di Nerone, XV. 45. Interea conferendis pecuniis pervastata Italia, provinciae eversae, sociique popoli, et quae civitatum liberae vocantur. Inque eam praedam etiam dii cessere, spoliatis in urbe templis, egestoque auro, qnod triumphis, quod votis, omnis populi Romani aetas prospere aut in metu sacraverat. Enimvero per Asiam atque Achaiam non dona tantum sed simulacra numinum abripiebantur, missas in eas provincias Acrato, ac Secundo Carinate.
  2. VIII. 90. 98. et seq.
  3. Juven. VIII. 90. 98, et seq. v.

                        miserere inopum sociorum.
    Ossa vides regum vacuis exhausta medullis.
    Non idem gemitus olim, nec vulnus erat par