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lui preferiti a qualsivoglia altro spettacolo per la ragione che Egli stesso era uno de’ più bravi Gladiatori, e vincitori di siffatti animali. — Col mezzo di tali arti, e prerogative Commodo si rese così benaffetto alla Plebe, e alle Truppe che Didio Giuliano7 col promettere di rinnovare la memoria di quell’Imperatore, e lo stesso Severo col dedicargli Templi, e Sacerdoti come se Egli fosse stato un Dio procurarono di farsi un merito, ed acquistarsi con ciò la benevolenza, e la stima del loro popolo1.

Se si considera quanto le primarie famiglie dovevano essersi rifinite a motivo dei vizj, e segnatamente della profusione dei loro antenati, non che per le violenze, e rapine di tanti Despoti non si arriva quasi a comprendere come anche molto tempo dopo Commodo i Ricchi, e i Grandi di Roma potessero, ad oggetto di compiacere il loro Popolo, tali mostruose spese quali fecero in fatti Gordiano, ed altri2. Gordiano allorchè fu Edile divertì i suoi Concittadini con 12. dei così detti munera o sian pugne di Gladiatori, e battaglie fra Uomini, e Bestie dandone cioè ogni mese

  1. Spartian. in vita Commodi c. 17. 18. in Did. Julian. c. 2.
  2. Capitol. in Gord. c. 3. — 5.