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rari volatili tanto domestici, che selvaggi1. I Romani avrebbero adorato Caligola oltre allo spazio di tre anni, e dieci mesi se egli astenuto si fosse dall’insultare, e dal deridere alcuni dei più illustri soggetti, che finalmente il posero a morte2. Fu a dir il vero una trista, e particolar circostanza quella che il popolo Romano dopo tali Capi così cospicui, quali erano stati Cesare, e Augusto, avesse dovuto lasciarsi dominare da una serie consecutiva di furibondi Despoti, e che la famiglia de’ Cesari poco dopo il suo inalzamento al più alto Trono della Terra degenerasse, e impervertisse a tal segno che i più illustri Padri, come Germanico, e Druso, ebbero per figli un Caligola e nn Claudio.

Claudio8 venne fìn dalla prima sua fanciullezza qual incurabile imbecille disprezzato, e negletto da tutta la propria famiglia3. Nessuno arrischiavasi di farlo veder al popolo sul timore che egli posto ne fosse in ridicolo unitamente alla regnante sua casa, e molto meno Augusto, e Tiberio ebbero il coraggio di affidargli pubblici impieghi. La stessa sua madre lo chiamava un mostro, un infelice, che dalla natura era stato incominciato, ma non compiuto. Con tali disposizioni, e trattamenti de’ suoi più

  1. Phil. et Svet. 11. cc.
  2. Svet. c. 59. Seneca de const. Sap. c. 18.
  3. Svet. c. 5 in ej. vita.