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ben esperta in tal arte1, e talvolta era così impaziente di vedere scorrere l’uman sangue, che sulla sera andando a spasso uccideva di propria mano al lume delle lampadi Cavalieri, e Senatori unitamente alle loro Donne2. Costringeva i Padri ad esser testimoni del supplizio dei proprj figli; e siccome un giorno uno di essi a motivo di sua certa indisposizione erasi scusato di trovarsi presente ad un tale spettacolo lo mandò a prendere in una delle sue Lettighe3. Più di sovente ancora invitava a pranzo i padri di quei figli che erano stati da Lui giustiziati, spediva loro in segno d’allegrezza tazze, ghirlande, ed unguenti, e facevali poscia attorniare da alcune Guardie, coll’ordine di star attente se i medesimi accettavano, ed apprezzar sapevano i suoi favori4. I Romani eran già avezzi a ringraziare il proprio Tiranno dopo che

  1. „Saepe in conspecto prandentis, vel commissantis seriae quaestiones per tormentahabebantur. Miles decollandi artifex quibuscumque e custodia amputabat„. c. 32.
  2. Senec. de Ira III. 18.
  3. Svet. c. 27.
  4. Ibid. et Senec. II De ira II. 33. In questo luogo racconta Seneca la trista Istoria di un vecchio, ed infermo Padre, il quale venne invitato per ischerzo, e divertimento a pranzo da Caligola, dopo che il medesimo gli ebbe fatto uccidere il proprio figlio pel solo motivo ch’egli aveva una bella chioma, e costumava di andar ben vestito.