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copiarle. Per ultimo, affinchè non rimanesse inutile alcuna specie di scrocchio, e di latrocinio, stabilì nel proprio palazzo un sito di pubblico bordello; volle, conforme praticavasi in Roma in simili luoghi, che si scrivessero ii nomi di libere, e nobili Donne, e Giovanetti sulle porte delle respettive loro abitazioni, ed obbligonne poscia gli inscritti a stare nelle debite ore davanti alle proprie celle per prostituirsi venalmente a chiunque si presentava. In seguito ad oggetto di accrescere al detto suo lupanare il concorso delle persone, e trarne per conseguente maggior profitto egli mandò alcuni de’ suoi servi per tutte le strade, e luoghi, pubblici di Roma ad invitarvi e Giovani e Vecchi, ed eresse nel medesimo tempo varj banchi di cambio, ove a persone povere di contanti, ma sicure, somministravasi ad usura tutto il danaro, che loro occorreva. Fecesi inoltre la nota dei concorrenti all’Imperial postribolo, ed acquistavansi un gran merito coloro, i cui nomi s’incontravano spesso nei diarj a ciò destinati, venendo essi per tal modo tenuti come patriottici protettori dell’Imperiale Tesoro1.

Caligola, il quale, oltre agli altri vizj fra loro opposti, univa la più stravagante profusione ad una del pari smodata ingordigia del denaro, s’infuocava talmente all’aspetto di grandi masse d’oro che qual furibondo incominciava

  1. Svet. c. 41.