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conforme il sagace Tiberio n’aveva di già formato il prognostico1.

Caligola2 fu uno di quelli individui, che nella più infelice guisa siansi mai dati alla luce da qualchesiasi donna (male natus), e mi resta molto meno possibile a comprendere in qual modo un mostro di tal carattere produr giammai si potesse dal sangue del nobile Germanico, e nel seno della non meno illustre Agrippina, di quello che come l’imperfetta Natura fosse capace di unir tanto ingegno, benchè perverso, del quale Cajo era veramente dotato, con un così alto grado di originaria depravazione, ed una total mancanza di qualunque sentimento d’umanità. Le passioni tutte, e i vizj di questo Tiranno, l’incredibile di lui dissimulazione finchè visse Tiberio2 la sua incetuosa voluttà3, la sua inaudita ghiottornia, profusione

  1. Quod sagacissimus senex ita prorsus perspexerat, ut aliquoties praedicaret, se natricem Populo R. Phaetontem orbi terrarum educare. Svet. in Calig. Cap. 11.
  2. Hic omnibus insidiis tentatus elicientium cogentiumque se ad querelas nullam unquam occasionem dedit: perinde oblitterato suoruni casu, ac si nihil cuiquam accidisset: quae vero ipse pateretur, incredibili dissimulatione transmittens. Tantique in avum, et qui juxta erant, obsequii, ut non immerito sit dictum; nec servum meliorem ullum nec deteriorem dominum fuisse. Svet. in Calig. Cap. 10.
  3. Ib. Cap. 24.