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glia di Ferentino, la quale traeva origine da Principi Etrusci. La moderazione singolare con cui Egli amministrò nel corso di dieci anni il Portogallo, ove in qualità di Questore fu mandato da Nerone per gelosia di Poppea, e molto più la risoluzione ch’ei prese di togliersi la vita per terminare la guerra civile lo hanno, al dire di alcuni autori, purgato abbastanza da tutti gli errori da Lui commessi in giuventù, e posto giustamente nel numero dei buoni Imperatori. Suet. in Oth. Tac. Histor. lib. 1. 2.

(16) Vitellio apparteneva ad una nobile famiglia Romana di cui è ignoto il vero principio sapendosi solamente che il di Lui Padre Lucio occupò alcune illustri cariche sotto Claudio, e diede qualche saggio della sua abilità, e buon’indole. Fra i varj esempj prodotti dal Sig. Meiners circa alle stomachevoli adulazioni di costui può aver luogo specialmente anche questo di essere cioè stato egli il primo a dire che bisognava riconoscere, e adorar Caligola come un Dio. Tac. Hist. lib. 1. 2. 3. et Suet. in Vitell.

(17) Flavio Vespasiano non fu debitore della sua fortuna, e del suo innalzamento al Trono se non che ai proprj meriti, e talenti giacchè ei discendeva da una povera, ed oscura famiglia di Falacrino paese della Sabina non lungi da Rieti. Se alcuna cosa ha potuto adombrare la gloria di questo