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altri cibi ricoperti d’oro; essendo solito esprimersi che faceva d’uopo vivere come un Imperatore, oppure come un uomo regolato, ed ordinario. Inoltre sparse somme considerabili di danaro tra la plebe, e costruir fece alcune barche di legno di cedro con la prora tempestata di pietre preziose, e colle vele composte di ricchi drappi, ed in cui oltre alle ampie sale, ove si mangiava, ai bagni, ed ai corridoj, trovavasi una gran quantità, di diverse specie di viti, e. di altri alberi da frutto. Allorquando Caligola fabbricar voleva Palazzi, e Ville, cercava soprattutto di poter mandare ad effetto quello, che comunemente credevasi ineseguibile. Per tal motivo egli gettò dighe ove il Mare era più profondo, ed impetuoso; tagliar fece le più dure rupi, abbattere le più alte montagne, ed altre inalzarne nelle pianure; e tuttociò con un incredibil prestezza, poiché il ritardo veniva punito colla morte. Ma per non raccontare, così conclude Svetonio, tutte le scialose imprese di Caligola basti il dire che egli in meno di un anno dissipò gli immensi tesori di Tiberio, che ascendevano a sessantasette millioni e mezzo della nostra moneta1.

  1. Svet. c. 37. Dione Cassio L. 59. 1, 2. p. 903. fa ammontare a dieci millioni almeno il tesoro di Tiberio, ma soggiunge che altri l’avevano stimato sopra 82 ½ millioni. Caligola, e Nerone furono i soli Imperatori dei quali potè dir Plinio, che essi coi loro palazzi, avevano totalmente cinta o racchiusa