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altri Schiavi; ed i più facoltosi facevansi inclusive ogni mattina dir il numero de’ proprj Schiavi, conforme praticano i Generali coi lor Soldati1. Il più piccolo danno, che cagionavano queste masse di Schiavi, era la spesa, che importava il loro mantenimento, mentre divennero essi molto più pericolosi, e nocivi per le non naturali dissolutezze, alle quali istigavano i loro Padroni, e per la grande influenza, che ottenevano sui medesimi alimentando, e soddisfacendo le loro passioni. Fin dai tempi Claudio, e di Nerone le ricchezze, l’autorità, e la pompa dei Liberti Imperiali erano passate in proverbio, per esser esse di tal natura che rendevasi impossibile ai più nobili Romani l’agguagliarle2.

  1. Senec. de Tranq. Animi c. 8.
  2. Io ho già notati molti passi, che comprovano questa asserzione. Veggansi fra gli altri Senec. Ep. 86. de Tranq. c. 8. Tacit. XIV. 39. Avendo Nerone spedito il suo Liberto Policleto nella Brettagna ad oggetto di comporre certi dissidj, che esistevano fra il Legato, ed il Procuratore d. quella Provincia, e per sedare ancora le turbolenze di quegli Abitanti, egli si rese, oltremodo incomodo agli Italiani, ed ai Galli a motivo del suo seguito, e molto formidabile alle Romane Schiere mediante la grande autorità, di cui trovavasi rivestito; ma i Barbari lo derisero, come dice Tacito, per esser essi altrettanto ardenti di libertà, quanto inesperti, e ignoranti rispetto al poter dei Liberti.„ Sed hostibus irrisui fuit, apud quos flagrante etiam tum libertate nondum cognita libertorum potentia erat„.