mano, come racconta Ateneo101, l’incredibil numero di dieci, o ventimila Schiavi, almeno domestici, ma la moltitudine dei medesimi era tuttavia così grande nelle primarie Case che Tacito in due luoghi ne fa parola come se fossero stati altrettante Nazioni2, e Seneca c’informa di numerose schiere di cuochi, di persone che servivano a tavola, e d’altri servi domestici3. La copia degli Schiavi, che i Ricchi del popolo tenevano ne’ varj lor poderi, ascese non di rado al migliajo, e talvolta ai quattromila4. Il numero però degli Schiavi domestici, che s’impiegavano nelle giornaliere faccende della casa, o pel servizio dei padroni, appena giunse ad altrettante centinaja5. A causa di questa gran copia di Schiavi ebbero i primarj Romani bisogno di un Nomenclatore, ossia di un Servo particolarmente destinato a indicar loro i nomi degli
- ↑ Ib. VI. 20.
- ↑ Tacit. Annal. 53. 54. XIV. 43, 44.
- ↑ Ep. 95. Senec. VII. de Benef. 10. Quivi egli dice parimenti: „ O miserum si quem delectat — et to familia bellicosis nationibus major„.
- ↑ Vedasi il sopracitato esempio d’Isidoro 33, 10. Plin.
- ↑ Quattrocento n’aveva Pedanio Prefetto della Città, il quale venne ucciso da uno de’ suoj Schiavi. Questo numero doveva essere uno dei maggiori; imperocchè C. Cassio disse in Senato „ Chi sarà più protetto dal numero de’ proprj schiavi se neppure cento di costoro hanno salvato la vita a Pedanio? XIV. 43. Tac. Annal.