proprie sostanze1. Gli ordini, che esso emanar faceva a nome de’ suoi Procuratori, incominciavano sempre con le seguenti parole = così comanda il nostro Signore, e Dio2 =, e questi erano i soli titoli, che gli si davano tanto a voce, che in iscritto. Le sfacciate adulazioni, che Domiziano riceveva, e in certo modo bramava rilevar si possono dalle prove, che son rimaste nell’Opere di Quintiliano3, e specialmente di Marziale, il quale ne ha imbrattato quasi ogni libro de’ suoi Epigrammi con varie delle più vituperose, e umilianti. Non contento dunque questo bisognoso Cavalier Romano di anteporre i ridicoli trionfi di Domiziano a quelli di tutti i più antichi, e celebri Capitani, come il governo di lui ad ogni altro dei passati secoli, e di esaltare l’attual libertà dei Romani, e la bellezza della loro Città al di sopra di quelle dei più felici tempi4, ebbe altresì l’impudenza di scrivere che se Domiziano avesse voluto bilanciare i suoi conti coi Numi, tutti gli abitanti dell’Olimpo, anche dopo la vendita dei loro celesti giojelli sarebbero stati nondimen troppo poveri per rindenizzarlo di quanto egli ai medesimi
- ↑ Tac. c. 43.
- ↑ Svet. c. 13.,, Dominus, et Deus noster sic fieri jubet,,.
- ↑ Lib. IV. Prooem.
- ↑ Lib. V. 19. VI, 4.