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Circolazione monetaria in Italia nord-occidentale: secoli XI-XII 3

invece, la capacità di penetrazione della specie oltralpina fu frenata: la zecche di Pavia e di Milano provvidero a prendere atto di una situazione alla quale di là dalle Alpi ci si era già adeguati da tempo1.

Di queste e altre congeneri vicende ci si occuperà nelle pagine successive. Esse intendono costituire un contributo alla storia della circolazione monetaria nell’area dell’attuale Piemonte settentrionale e dell’Astigiano nei centocinquant’anni che vanno, con qualche approssimazione, dal Mille alla metà del XII secolo. L’interferenza tra spazio e moneta sarà quindi fondamentale, e da essa proverranno alcuni degli elementi di maggiore interesse di questa ricerca. Altrettanto importante sarà tuttavia la dimensione diacronica, perché i momenti di tensione negli scambi monetari, i momenti in cui si fece ricorso, come si è già veduto e si vedrà meglio più avanti, all’“etichettamento”2 della moneta o al rinnovo totale o parziale di tale etichettamento sono distribuiti lungo tutto l’arco cronologico prescelto e non sono mai privi di significato.

Riguardo ai problemi della circolazione monetaria l’area dell’attuale Piemonte presenta evidenti analogie (e interessanti differenze) con il Lazio, studiato da Pierre Toubert nel suo libro del 19733. Se da una parte Roma non

    Francia, ma con considerazioni di ordine generale, è ancora utile la lettura di J. Lafaurie, Numismatique: des Carolingiens aux Capétiens, in «Cahiers de civilisation médiévale», 13 (1970), pp. 117-137, in particolare pp. 132 sgg. Una chiara sintesi della situazione italiana nel periodo in esame paragonata con gli sviluppi oltralpini in P. Toubert, Il sistema curtense: la produzione e lo scambio interno in Italia nei secoli VIII, IX e X, in Storia d’Italia, Annali 6, Economia naturale, economia monetaria, a cura di R. Romano e U. Tucci, Torino 1983, pp. 5-63: pp. 50 sg. (ripubblicato in P. Toubert, Dalla terra ai castelli. Paesaggio, agricoltura e poteri nell’Italia medievale, a cura di G. Sergi, Torino 1995, pp. 183-245; qui citerò dall’edizione originale).

  1. Si vedano oltre i parr. 3 e 6.
  2. Cfr. Spufford, Money and its use cit., pp. 101 sgg. Si veda anche, per esempio, D. Herlihy, Treasure Hoards in the italian economy, 960-1139, in «The Economic History Review», second series, 10 (1957), p. 7, che si esprime invece (come Pierre Toubert nell’opera indicata alla nota seguente) in termini di “indicazione di provenienza”.
  3. P. Toubert, Les structures du Latium médieval. Le Latium méridional et la Sabine du IXe siècle à la fin du XIIe siècle, I-II, Rome 1973, ha dedicato a L’instrument monétaire la prima parte del capitolo VI (consacrato nel suo complesso a Les structures d’échanges), pp. 551-624 con le illustrazioni alle pp. 689-692. Altro caso interessante per le analogie con il territorio qui studiato (assenza di officine monetarie interne) è quello della porzione sud orientale del ducato di Spoleto: L. Feller, Les conditions de la circulation monétaire dans la périphérie du royaume d’Italie (Sabine et Abruzzes, IXe-XIIe siècle), in L’argent au Moyen Âge, XXVIIe Congrès de la S.H.M.E.S. (Clermond Ferrand, 30 mai-1er juin 1997), Paris 1998, pp. 61-75. Alcuni aspetti dell’analisi toubertiana sono stati oggetto in anni recenti, soprattutto per ciò che riguarda il periodo anteriore all’XI secolo, di tentativi di revisione: cfr. A. Rovelli, La funzione della moneta tra l’VIII e il X secolo. Un’analisi della documentazione archeologica, in La storia dell’alto medioevo italiano (VI X secolo) alla luce dell’archeologia, Convegno internazionale (Siena, 2-6 dicembre 1992) a cura di R. Francovich e G. Noyé, Firenze 1994, pp. 521-537; A Rovelli, Le monete nella documentazione altomedievale di Roma e del Lazio, in La storia economica di Roma nell’alto medioevo alla luce dei recenti scavi archeologici, Firenze 1993, pp. 333-352 (anche per l’XI secolo); A. Rovelli, Circolazione monetaria e formulari notarili nell’Italia altomedievale, in «Bullettino dell’Istituto storico italiano per il Medio Evo», 98 (1992), pp. 109-144; ma si veda soprattutto il recente A. Rovelli, Coins and trade in early medieval Italy, in «Early Medieval Europe», 17 (2009), pp. 45-76

Reti Medievali Rivista, 12, 1 (2011) <http://rivista.retimedievali.it>