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libro quinto | 365 |
Vicisti, o Galilee. Sì Cristo ha vinto, eguagliò, francò le caste; eguagliò, francò i popoli: egli viene al giudizio delle ragioni non di una città o di un popolo, ma di tutta l’umana famiglia; ed al cospetto di un tanto giudice ciascuna nazione dovrà sedere nel proprio seggio. O Italiani, collocate presto sull’eterno sasso del Campidoglio il seggio della nostra patria; perchè da quello sarà bandita la sentenza di una fratellanza, in che si consuma l’azione del Cristo.
La Storia degli uomini è compiuta. Beato chi scriverà la prima pagina della Storia dell’Umanità! Io, Italiano, straniero ad una vita feconda di tanto avvenire, assiso su le rovine di un tempo che non è più, vi accompagnerò da lungi coll’amoroso spirito. E se una mano mi verrà a percuotere la spalla, perchè mi levi a seguirvi, mi troverete alle sponde del Santo Sepolcro; vi additerò il corruttibile sudario delle umane forme che cadono, vi annuncierò risorto l’incorruttibile spirito dell’Umanità, che non muore mai.
fine