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libro quarto | 309 |
marittime negoziarono con lui, odiandolo. Venezia, che pure fu prima ispiratrice della Lega, perchè tocca nelle sue mercanzie dal Comneno in Costantinopoli e in tutto l’impero Bizantino, mosse guerra al medesimo nell’anno 1171, e che infelicemente si terminò nell’anno appresso colla morte del Doge Vitale Micheli1. Ma non più ricordando dei Lombardi e di Federigo, nell’anno 1174, come si vedrà appresso, venne a dar di spalla colla sua flotta all’oste tedesca condotta da Cristiano eletto di Magonza, che assediava Ancona, perchè questa città era sotto la protezione del Comneno. Questo aiutare Federigo contro una città italiana e far parte della Lega, che l’obbligava a non aver pace col medesimo, erano contraddizioni; ma la storia di questi falli non cominciò nè finì in Venezia.
Ciò che dico di Venezia, affermo anche di Pisa e di Genova. Ove queste due repubbliche avessero posti giù gli odî, con che si guerreggiavano per gelosia di commercio, Federigo non avrebbe trovata più la via a tornare in Italia. L’Impero tedesco non piaceva ad alcuno, salvo a que’ grossi feudatari, che strisciavano tra le gambe di Cesare, a raggranellare quel potere che cadeva dalle mani dell’Imperadore. Per la qual cosa Toscana, l’Umbria e parte di Romagna sarebbero volentieri entrate nella Lega. Ma le accanite guerre di Pisa e di Genova dividendo gli animi in quelle regioni, gli spiriti che dovevano adunarsi a cessare comune e vero nemico, disonestamente si profusero a fiaccare particolari e non veri nemici, perchè Italiani.
Genovesi e Pisani lastricarono la via al ritorno dell’Imperadore Barbarossa. Essi accolsero quell’astuto e ribaldo Prelato Cristiano di Magonza, ora accettandone l’arbitrio nelle loro discordie, ora ponendolo a capo della propria fazione a ferire l’opposta. Di che egregiamente si giovò l’Arcivescovo, adunando parlamenti, facendosi compositore
- ↑ Andrea Dandolo = Joan. Cinnani Hist. libr. VI. Cap. 10. p. 128. Hist. Byz. Scrip.