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e documenti 181


Si quis venatus fuerit cum canibus venaticis, feram quam invenerit, et canibus agitaverit, sine alicujus impedimento habebit.

Si quis per canes leporarios feram fugaverit, non erit necessario sua, sed erit occapantis.

Si quis lancea vel gladio feram percusserit, et antequam manu levaverit, alter occupaverit, non occupantis erit: sed qui occiderit eam sine contradictione obtinebit.

Si quis birsando feram balista, vel arcu occiderit, ejus erit.


NOTA A


intorno a roncaglia


Fu antichissima usanza presso i Re di Germania tenere le diete o parlamenti dello stato nell’aperto dei campi; ed a questi si adunavano in certi determinati giorni, specialmente ne’ plenilunî e novilunî. Ne reca testimonianza Cornelio Tacito1. Ed i Franchi invasori delle Gallie si tennero pure a questa costumanza, assembrandosi nel mese di marzo; per cui i campi di queste assemblee eran detti Campi Martii, poi Campi Maji, perchè nel maggio usarono tener parlamento2. I Longobardi, Carlo Magno e i suoi successori Franchi facevano lo stesso: e la ragione di questi parlamenti campestri si era il difetto di una casa capace di grande moltitudine. Da Landolfo il giovane3 sappiamo che anche gli Arcivescovi di Milano adunassero i loro vassalli all’aperto.

I Re d’Italia scelsero a convegno campestre i prati di Roncaglia, che era un bel tratto di paese incolto, che giaceva a un tre miglia da Piacenza, tra il fiume Po e la Nura. Quando scegliessero que’ prati, non sappiamo4. Secondo recita Arnolfo5, Arrigo II Imperadore nell’anno 1047 adunò la prima Dieta in Roncaglia.

Intorno alla etimologia di questa voce Roncaglia variamente si è ragionato. Glabro Rodolfo6 la fa venire da Curia Gallorum: non so perchè. Rivino dal tedesco der Romen-zug, ossia viaggio o spedizione di Roma, donde poi sia nato Romwalla, e poi Roncaglia. Il Du Cange ed il Muratori7, avvegnachè discordi su la significazione del vocabolo

  1. De moribus German. Tom. IV. p. 38.
  2. Fredegarius ad an. 776.
  3. Cap. IX. e XXXI.
  4. Vedi Sigonio lib. VII. VIII, ed il Sassi Nota 3. a questo libro.
  5. S. R. I, t. IV. lib. III. c. 4.
  6. Praef. ad lib. IV histor.
  7. Antiq. Ital, T. 2 Diss. 21.