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prologo 11

di quella forza che gl’incatena men che uomini ad un sol trono, e non gustano la santa voluttà di un’avvenire. Noi disgiunti da vecchio infortunio, dall’infortunio che ci disgiunge andiamo a poco a poco attingendo la virtù che c’introduca per la speranza nell’avvenire; in cui conquisteremo la unità dello spirito, fossero anche mille i troni che torreggiano su questa terra.

In tale sentenza sono stato condotto dal meditare che ho fatto quella omerica federazione delle città Lombarde nel XII secolo, nella quale non ho solamente trovato il furore che ministra le armi a difendere la patria dalla forestiera tirannide; ma quel maschio e riposato consiglio, per cui si propelleva il nemico con la virtù della mano, e diuturnamente si premuniva la patria per la virtù delle menti, creatrici di un diritto federale. Non dissero solamente i minacciati dal Barbarossa — Venite, uniamo lo sforzo, combattiamo — ma innalzando gli animi alla cima della civile sapienza, assunsero il sacerdozio delle leggi, e da quell’altezza predicarono — Venite, uniamo i cuori, edifichiamoci una patria — Io trovo essere stati uomini di eccellente virtù militare i vincitori di Legnano; trovo essere stati veramente Italiani i congregati a Pontida, legislatori della famosa Lega. Questi tramandarono a noi un prezioso documento dell’indole nostra; per cui vado persuaso, e spero molti con me, come la malizia delle italiane discordie non sia germoglio di perversa natura, come dissi, ma sviamento di rigogliosa virtù. Ora raffermando questa sentenza con la storia delle municipali discrepanze italiane, e della mirabile unione dei Lombardi, gli animi de’ presenti, ammaestrati dall’esempio de’ passati, sapranno onde alimentare la fiamma incorruttibile della speranza, non con le immagini della fantasia, ma con la sustanziale verità de’ fatti.

Gl’Italiani, a preferenza di ogni altro popolo, ebbero dai cieli una morale individualità oltremodo ricca, come quella materiale, per cui è tanto ricca e bella la patria loro. Essi non ne perdettero mai la coscienza; e perciò quasi paghi