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romanica e cioè la porta architravata, le finestre bifore o trifore, i rosoni e gli archetti pensili.

Per questo concetto fondamentale comune queste chiese possono rientrare in un primo gruppo, che chiameremo arcaico, giacchè i prototipi, S. Gavino di Portotorres e S. Maria del Regno di Ardara, rimontano indubbiamente al XI secolo e sono i primi edifici religiosi in ordine cronologico, che susseguono le chiese bizantine da noi esaminate.

Un secondo gruppo, comprendente le Chiese di Saccargia, di S. Maria di Tergu, di S. Michele di Plaiano. di S. Pietro di Sorres, di S. Pietro di Bulzi e tante altre di minore importanza, rispecchia le forme decorative che in Pisa preludiarono all'architettura del Duomo di Pisa, di S. Paolo in Ripa d'Arno, e che troviamo svolte in Lucca in San Giusto, in S. Maria del Giudice ed in Pisa in San Frediano ed in S. Pierino.

In queste chiese le facciate sono inghirlandate da false logge con archetti sporgenti dai venti ai trenta centimetri e poggianti su colonnine isolate oppure su pilastrini.

Un terzo gruppo infine raccoglie un tipo architettonico elegantissimo, in cui nella parte inferiore si svolgono le sobrie e corrette linee romaniche, archetti pensili, porte architravate con archi di scarico a tutto sesto, mentre superiormente sono formie spiccatamente gotiche come le finestre bifore ed i fasci sagomati, svolgentisi secondo le pendenze dei frontoni con archetti tribolati.

La divisione delle nostre chiese in tre gruppi, aventi ciascuno analogie stilistiche, benchè a grandi linee, corrisponde a criteri cronologici, poichè, come vedremo, nel primo per lo più debbono comprendersi le chiese del XI secolo e della prima metà del XII secolo, nel secondo quelle costrutte posteriormente fino alla seconda metà del XIII secolo ed infine nel terzo, avente uno spiccato tipo architettonico che differenzia