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inghirlandati di quelle logge a colonnine isolate che riscontriamo nella Primaziale, in S. Paolo in Ripa d'Arno presso Pisa. in S. Martino, in S. Michele, in S. Pietro Somaldi in Lucca. Questo smagliante motivo decorativo è accennato vagamente nelle chiese di S. Pierino e di S. Frediano in Pisa e di S. Giusto in Lucca, costrutte nel XII secolo. Negli edifici, inalzati anteriormente gli accenni sono ancora meno delineati ed il motivo predominante è quello semplicissimo della Chiesetta di S. Sisto in Pisa, in cui l'ornamentazione principale è costituita dagli archetti pensili, che, poggiati in parte su lesene ed in parte su mensoline, si svolgono nella facciata secondo le pendenze della copertura.

Se si esaminano e si studiano i monumenti Pisani non in base alle sole notizie epigrafiche e storiche ma tenendo anche conto degli elementi stilistici e tecnici, si riconoscerà che dell'opera ideata da Buschetto poco venne attuato e poco ci rimane. Non v'è chiesa del resto in Toscana, in cui non sieno traccie di diversi organismi costruttivi, indicanti epoche ed artetici diversi. La parte superiore della Chiesa di S. Pietro Somaldi in Lucca è posteriore ai fianchi ed al primo ordine della facciata.

Nella facciata della Chiesa di Paolo in Ripa d'Arno, che si vuole anteriore alla Cattedrale, si manifesta netto e chiaro il distacco dei due periodi: inferiormente, fino al livello degli architravi delle porte minori abbiamo le parti originarie distinguentisi per il paramento in pietra verlucana. Dello stesso materiale sono il muro laterale a destra e le membrature architettoniche originarie della chiesa. Posteriormente, forse verso il XIII secolo, ampliatosi il vano della chiesa, s'inghirlando di diversi ordini di loggie la facciata, rivestendola di fini marmi.

Il tipo architettonico del Duomo di Pisa non inizia ma finisce il periodo artistico pisano ed a questa, ch'è la manifestazione più ricca,