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Giustiniano. Altre spedizioni arricchirono i suoi monumenti di statue, di colonne e di fregi ornamentali trasportati dai più lontani lidi.

La città fioriva di ricche officine e il porto pisano, estendentesi quasi sino alla bella Chiesa di S. Piero in Grado, rigurgitava di merci e di galee. Moltiplicaronsi le chiese nella città e nel contado ed i maestri dell'arte di murare spiegarono l'ingegno nella costruzione di palazzi pubblici di mura turrite, di basiliche, di cattedrali e di monasteri.

Dalla spedizione di Mogehid in poi Pisa influì direttamente sulle vicende politiche della Sardegna, ora proteggendo i giudici, ora aizzandoli in lotte fratricide, usufruendo concessioni ed estendendo la sua larvata signoria non solo nei paesi del litorale, ma anche in quelli dell'interno. sempre in odio a Genova, l'odiata rivale.

Con questa in Sardegna non ebbe mai tregua ed anche quando si firmò il trattato di Porto Venere, per cui le due repubbliche rivali pro misero di non offendersi anzi di difendersi a vicenda per 29 anni in ogni luogo di terra e di mare, ne eccettuarono la Sardegna, in cui riservavansi libertà d'azione: Haec omnia observabinus bona fide sine dolo et fraude, excepto de Sardinia, de qua Psanis nullo modo sacramento tenebimur, qui non possimus adiuvare et eis nocere, si voluerimus1.

In quei secoli fortunosi che dal XI secolo vanno alla conquista d'Aragona (sec. XIV), oltre le aspirazioni e le cupidigie delle due potenti città marinare appuntavansi verso l'isola nostra le pretese della Chiesa e le ribellioni dei giudici locali, che mal sopportavano queste ingerenze nel loro dominio.

L'influenza di Genova per mezzo di potenti famiglie si svolse nel Logudoro ed in Arborea, tentando d'estendersi negli altri giudicati, ma inutilmente, giacchè dopo quasi due secoli di un'azione forte e cosciente, svoltasi con alternate vicende, la potitica di Pisa prevalse e da questa città specialmente provennero quelli clementi di civiltà che maturarono profondamente la vita e le istituzioni sarde.

Quest'azione delle due fiorenti comunità del Tirreno volta alla conquista in parte politica ed in parte commerciale della Sardegna costituisce una vera rinascita d'energie che agita e commuove tutta la storia di Sardegna.

  1. Dal Borgo, Diplomi Pisani, pag. 311.