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Come si vide, trattando delle forme bizantine svoltesi nell'isola, la serie sin'ora conosciuta dei giudicati, s'inizia nel X secolo con memorie epigrafiche che ricordano origini orientali.

I documenti medioevali dal XI al XIII secolo raccolti dal Tola nella sua magistrale opera Codex Diplomaticus Sardiniae e quelli altri che dopo di lui vennero pubblicati dal Bonazzi, dal Solmi e da altri permettono di forotarci un sufficiente esatto concetto delle costituzioni sociali e politiche dei quattro giudicati. Questi erano autonomi, benchè tutto induca a ritenere che le famiglie che li governavano ai primi del XI secolo, traessero da un unico ceppo, dalla famiglia dei Lacon-U'nali. Assunscro i titoli di iudex e di rer e molto spesso l'uno e l'altro e la loro funzione fu di sovrani: rennante domino Barasone1 ; viro magno venerabili Marianus rex2 ; Rex a deo electus vel coronatus3 , rex et iudex calaritanus4 .

Con la voce regnum o rennu è designato il dominio spettante al sovrano. le terre, le chiese, i servi ecc.

Il trapasso del potere avviene in ogni giudicato rigidamente, secondo le regole della successione ereditaria e molto spesso anche prima della morte del giudice il doumicello ereditario è partecipe al governo sovrano.

Tutto indica una potestà sovrana. che non potevano diminuire le velleità sul temporale dominio per parte dei l'ontefici, le quali erano di carattere generale ed erano inspirate alla politica seguita dalla Chiesa, per cui era dato al papa il diritto di dominare su tutti i sovrani della terra, di deporre e di eleggere imperatori e monarchi. Per i giudicati della Sardegna queste pretese non vennero mai smentite ed in ogni carta pontificia abbiamo l'eco di questa politica: il giudice è sempre chiamato iudex e mai rex, ed il governo è considerato alla stregua di un semplice honor o di un officium5.

Ed a questa politica accampante una dogmatica protezione dell'isola, si rivolgevano in appresso le duc comunità di Pisa e di Genova nella loro titanica lotta per contendersi il dominio della Sardegna.

La ricchezza precipua dei giudicati è rappresentata dall'agricoltura

  1. Tola, Cod. Dipl. Sardo, Vol. 1, pag. 159.
  2. Tola, Cod. Dipl. Sardo, Vol. 1, pag. 159.
  3. Tola, Cod. Dipl. Sardo, Vol. 1, pag. 153-154.
  4. Tola, Cod. Dipl. Sardo, Vol. 1, pag. 160.
  5. A. Solmi, La Costituzione Sociale ecc. ecc., pag. 21.