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levare che raramente — mai in Sardegna per quanto mi consta — gli architetti romanici usarono le volte a botte, che sono frequenti nelle costruzioni anteriori al mille, mentre si compiacquero di volte a crociera poggianti su mensoline e sui pulvini delle colonne o dei pilastri.

Le navate laterali colle rozze colonne e colle volte a crociera e colla decorazione esterna ad archetti sono aggiunte romaniche, indubbiamente le stesse per cui si dovette chiudere al culto la Chiesa e riconsacrarla con grande solennità nel 1119.

Ruinate per intero dopo l'abbandono dei monaci vittorini le due braccia laterali e parzialmente la navata anteriore: ridotta questa a corte: murate le tre arcate del transept: aggiunta qualche stanza ed intonacate le pareti, la Chiesa perdette il primitivo fascino e solo dopo sforzi mentali ricostruttivi è possibile rievocare le antiche forme, che per la tecnica, per le simboliche decorazioni e per la grafia dell'iscrizione si possono assegnare al IX od al X secolo. Le chiese bizantine, passate in rassegna, se attestano uno sviluppo intensivo delle forme orientali non depongono certo della loro imponenza, giacchè più che modeste sono le dimensioni e pochi segni di ricchezza e di decorazioni esse presentano. Questa constatazione non deve indurci