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Ritenevasi fino a pochi anni or sono che le tre torri fossero dedicate ai tre forti campioni della fauna: il leone, l'elefante, e l'aquila. Ed infatti nella porta di S. Pancrazio sopra le armille dell'arcata, in un concio rettangolare di marmo ch'è murato di traverso, è scolpito a bassorilievo una zampa leonina: nella torre dell'Elefante, sostenuto da una mensola, è un piccolo elefante di marmo ed infine era accreditata opinione che nella torre, che chiameremo Boyl dal palazzo in cui è incorporata, fosse scolpita un'aquila, e che da questa le fosse derivato il nome di Torre dell' Aquila, con cui veniva chiamata nel XVIII secolo fino a che non venne ridotta ad abitazione.

Alcune divergenze e contradizioni fra le memorie, rievocate per queste denominazioni, diede origine ad una polemica, per cui un gruppo di studiosi riteneva doversi chiamare del Leone la torre conosciuta col nome di S. Pancrazio e dell'Aquila la torre Boyl, mentre altri. basandosi su antichi documenti, opinavano che le denominazioni doveano essere invertite.

La polemica vivace, se fu senza risultati diretti. giacchè ciascuno resto del suo parere. diede modo a queste egregie persone di presentare e di studiare i più antichi documenti, riguardanti le belle torri di Cagliari, il che fu di grande giovamento alle indagini istituite al riguardo, le quali mi portarono a conclusioni che ritengo le più attendibili.

Incontestabilmente la zampa scolpita in bassorilievo sopra la porta di S. Pancerazio è una zampa di leone e non d'aquila, come si volle sostenere per metter d'accordo questo simbolo con antichi documenti.

Questi risalgono ai primi del XIV secolo: nell'archivio di Stato di