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Villasor presentano grande analogia coi frammenti di S. Giovanni di Assemini e per la forma delle lettere e per la decorazione a perline.

Faccio mie senz'altro le considerazioni esposte dal Taramelli nello studio sovradetto: « Due delle iscrizioni sono sopra una coppia di mensole decorate da un ramoscello di fiori a voluta, alla loro estremità; l'altra più lunga è incisa sopra due robusti listelli di marmo, decorati da una doppia fascia di perline e nodetti, i quali come quello della iscrizione di S. Giovanni d'Assemini potevano far parte o della decorazione della porta o di un ambone o d'altro monumento 20 eretto in quella chiesa dalle persone ricordate dall'iscrizione e per il motivo decorativo come per lo stile ricordano il fregio dell'ambone del Duomo di Torcello, riferito al secolo X circa, alla quale età può convenire la grafia dell'epigrafe, elegante ma alquanto incerta » 1.

Trascrivo, tradotte, queste iscrizioni:

O Signore, abbi pietà dei servi di Dio, Torcotorio, reale protospatario, e di Salusio, nobilissimi arconti nostri, così sia. Ricordati anche o Signore del tuo servo Ozzoccorre.

Signore abbi pietà del tuo servo Unuspete e della consorte di lui Soreca.

È d'aggiungersi infine a questo bel nucleo di documenti epigrafici e decorativi di carattere bizantino la seguente iscrizione, conservantesi nell'altare della chiesa parrocchiale di S. Antioco: O Signore abbi pietà del tuo servo Torcolorio, protospatario e di Salusio arconte e della moglie(?) Nispella.

  1. A. Taramelli, Iscrizioni Bizantine ecc. ecc., pag. 132.