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Forse sulla vetta del colle petroso andò a stabilirsi la ricca e numerosa colonia pisana, composta per lo più di mercanti, la quale poscia. quando l'elemento indigeno fu eliminato — se non totalmente certo in buona parte — volle premunire le persone ed i propri averi da eventuali assalti sia dai genovesi che dalle soldatesche dei giudici, costruendo opere fortificatorie nel monte, che antichi documenti menzionano col nome di Castro. Da qui il colpo di mano di cui si lagnò Benedetta nella sua lettera al pontefice Onorio. Queste prime fortificazioni dovettero aver un carattere provvisorio; esse dovettero soddisfare alle condizioni d'urgenza che erano imposte dal trovarsi in territorio usurpato e dal sapere che si sarebbero mosse avanti forti influenze per impedire i nuovi baluardi, i quali avrebbero consacrata e resa definitiva la spogliazione per opera dei mercanti pisani.

E che ciò fosse è convalidato anche dal fatto che le più antiche fortificazioni, tutt'ora conservantisi. risalgono agli ultimi del XIII secolo.


Il castello di Cagliari venne ultimato e reso inespugnabile colle tre grandi torri dette di S. Pancrazio, dell' Elefante e dei Leoni.

Quale fosse l'andamento di questi formidabili bastioni, che cingevano il colle calcareo sovrastante l'antica Karalis, ci è dato determinare con una certa esattezza, giovandoci degli avanzi tutt'ora rimasti e delle antiche memorie.

Del baluardo, eretto dai Pisani, pervennero a noi le due belle torri dell'Elefante e di S. Pancrazio, la porta detta dei Leoni, il passaggio sotto la terza torre, la torretta di S. Lucia presso la chiesa omonima, il tratto di bastione che ad un'estremità attacca alla Torre di S. Pancrazio, terminando presso la Scuola Normale Femminile, ed infine il tratto che si distacca dal bastione S. Croce e termina presso la torre dell' Elefante.

Le fortificazioni del Castello di Cagliari vennero estese durante le susseguenti dominazioni di Aragona, di Spagna e di Savoia, tanto che la cinta fortificata come presentemente si conserva non rispecchia che in parte le primitive opere fortilizie di Pisa.

Pur tuttavia se noi teniamo per capisaldi gli avanzi dell'antico Castello pisano, che sono facilmente distinguibili per l'accurata lavorazione e per la scelta dei materiali, e questi capisaldi riscontriamo colle