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monaci di Monte Cassino esercita la sua podestà come Giudice e Re libero da ogni ingerenza anche nominale dell'impero. Un'altra considerazione distrugge l'attribuzione dello Spano e cioè il Torcotorio menzionato nell'iscrizione d'Assemini avea per moglie Nispella, mentre quello del mille avea per consorte Vera, la pia donna, che indusse prima il marito e poscia il figlio suo Costantino a larghe e ricche concessioni verso gli ordini monastici ed in ispecial modo verso i monaci di S. Vittore di Marsiglia: Ego indigi Trocodori de Ugunali cum mulieri mia Donna Vera et cum filiu men Donnu Costantinu1.

Queste conclusioni vennero confermate di recente dagli studi dei Professori Solmi e Taramelli, che pervennero a risultati interessantissimi per la storia medioevale della Sardegna.

Negli scavi eseguiti venti anni or sono dal Vivanet presso l'antica chiesa di S. Nicolo di Donori insieme ad interessanti resti di materiale epigrafico d'età romana, vennero fuori frammenti decorativi ed iscrizioni greche, che furono oggetto di un recente ed interessante studio del Taramelli, che attribuì queste ultime ad iscrizioni funerarie assai eleganti, di persone elevate, probabilmente del IX o X secolo.

In una casa privata di Mara sono due bassorilievi marmorei, recanti croci greche incluse in cerchi, di fattura bizantina, e nel fianco della chiesa parrocchiale è murata una piccola scultura marmorea molto corrosa, rappresentante una figura d'uomo vestito di lunga tunica manicata, figura che per quanto rovinata accenna ad epoche ed a forme bizantine.

Le iscrizioni della distrutta Chiesa di S. Sofia fra Decimoputzu e

  1. Tola, Cod. Dipl. Sardo, vol. 1. pag. 154.