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Pisanum suscepto, tamquam fatua, et insipiens prioris iuramenti oblita donavi pariter cum viro meo ad instantiam consulis memorati collem quemdam cum suis pertinentiis memoratis Pisanis. In que posten ipsi aedificaverunt sibi munitissimum castrum in damnum, et occupationem non solum terrae ipsius, sed totius Sardiniae »1.

Cosi ebbe inizio il Castello di Cagliari che ora costituisce uno dei rioni della città e che i Pisani chiamarono sempre Castrum Kallaris, il qual nome fu usato anche quando le opere di fortificazione per opera dei governi di Aragona e di Spagna si estesero ai sottostanti rioni, fino alla spiaggia, Castrum Kallaris Fortificazioni a levante. A presiedere queste opere si dice che sia stato da Pisa chiamato l'architetto Fratino il quale non dovette veder attuata che una parte ben piccola dei suoi progetti, poichè nello stesso anno per intervento del pontefice Onorio, che impose a Pisa il richiamo dell'esercito e l'abbandono di ogni velleità di signoria, i lavori furono sospesi e rimessi in podestà dei giudici di Cagliari.

Abbiamo voluto ricordare il tentativo di Pisa a pregiudizio della debole giudicessa, giacchè esso si collega colla fondazione del Castello, con

  1. Tola, Cod. Dipt. Sardinive, Sec. XIII, pag. 310.