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teri greci, la quale ricorda probabilmente l'erezione e la dedicazione di detta chiesa, che è ancora oggi sotto l'invocazione di S. Pietro:

In nome del Padre, del figlio e dello Spirito Santo, io Nispella Ochole (?) (costrusse il tempio) in onore dei Santi corifei gli apostoli Pietro e Paolo e S. Giovanni Battista e della Vergine martire Barbara. affinchè per le loro preghiere din a me il Signore la liberazione dei peccati.

Anche quest'iscrizione venne dallo Spano attribuita al Torcotorio del XI secolo.

In un mio studio sulla chiesa di S. Saturnino di Cagliari1 trattando accidentalmente di queste epigrafi, le ritenni anteriori al mille. Infatti le lettere, clegantemente incise, ed i pochi motivi ornamentali sono sufficienti a determinare forme stilistiche molto più antiche delle romaniche del mille e dei secoli susseguenti. Inoltre la carica di protospatharius, che si riscontra in un'altra iscrizione coeva di Villasor, indica ancora una soggezione alla corte di Bisanzio non concepibile nel Torcotorio della seconda metà del XI secolo, che nei suoi atti ed in ispecial modo nella donazione fatta ai

  1. D. Scano, La Chiesa di S. Saturnino in Bullettino Bibliografico Sardo, vol. 110, pag. 146. Cagliari, Tip. Unione Sarda,